Rame
La rapidita’ con cui il Colibri’ di palude acceca le proprie vittime prima di donare loro nuovamente la facolta’ di vedere e’ del tutto trascurabile. “Quante cose da imparare su queste terre selvagge” penso’ Catarifrancesco posando il pesante libro/guida che il Ministero gli aveva fornito come parte dell’equipaggiamento necessario alla sua impresa. Era ora di alzarsi dal letto e affrontare la prima giornata effettiva di lavoro. Si era fatto una vaga idea della geometria del posto, aveva memorizzato la forma del porto di attracco, aveva perfino pensato di seguire la scia di crackers sbriciolati lasciata dalla signora che lo aveva accolto la sera prima. Tutti questi pensieri svanirono all’istante quando, una volta messo piede fuori dalla stanza, vide quella curiosa figura immobile che lo fissava, quasi ad aspettarlo da ore, o da sempre. Ad un metro dalla porta della stanza un signore anziano proiettava la propria immagine con un proiettore di immagine personale, coperto di alghe verdi, impossibile dire dove finiva la barba e iniziavano le alghe, dietro di lui un gigantesco golem di prugne filtrava la luce e tingeva di riflessi viola la figura del vecchio. Catarifrancesco avrebbe dovuto stupirsi della cosa, magari anche urlare, ma aveva letto troppo bene il manuale e sapeva che per le persone anziane della palude avere un golem di frutta o verdura era cosa non solo tipica anche molto consigliata. Non ci fu l’imbarazzo che la scena avrebbe potuto dare e in pochi minuti Catarifrancesco si trovo’ a camminare di fianco al vecchio seguiti dal golem di prugne. Il gruppo percorse diversi camminamenti di legno, ponti di corda e tratti di palafitte altrui fino a raggiungere quella che doveva essere la dimora del vecchio, almeno le alghe e la quantita di prugne suggerivano questo al cittadino intuito di Catarifrancesco.
“Lei e’ qui per aiutarci, ma in realta’ ci distruggera tutti” disse una voce registrata, amplificata da due altoparlanti fissati ai lati della porta di casa del vecchio. Il ragazzo si senti’ subito in ansia, sapeva che la sua missione era tutt’altro che diplomatica, sapeva di dover andare a casa di tutti per compiere una sorta di censimento ed era vagamente al corrente del progetto ultimo del ministero….tanto valeva partire dalla casa del vecchio. “Signore non sia scontroso, io sono qui per aiutare, per darvi visibilita’ per darvi collegamento con il resto del mondo, non potete vivere cosi”. In quel momento si senti’ un gorgoglio e dalla parte di palude subito di fronte alla casa del vecchio un fragoroso vortice melmoso monopolizzo’ l’attenzione del ragazzo. Egli instintivamente fece un passo indietro finendo coperto di prugne appiccicose essendo entrato nel golem. Il vortice si allargo’ sempre di piu’ fino a rivelare una sorta di passaggio segreto direttamente nell’acquitrino. L’acqua sporca e densa di cose continuava velocmemente ad allargare la circonferenza del vortice, mentre una botola color rame, con un oblo’ nella sua sommita’ si fece via via accessibile.
“Scendi nella botola giovane ragazzo, e che tu possa cercare quello che torvi” disse il vecchio prima di sparire dentro la propria abitazione.
2015-01-23